Dopo le lunghe contrattazioni svoltesi a Montreal i rappresentanti di 190 paesi hanno firmato uno storico accordo globale che stabilisce nuovi standard di riduzione degli inquinanti legati al settore aereo.
I delegati si sono impegnati nella sfida climatica accettando una risoluzione in tre punti nella quale si annuncia:

  1. la necessità di ridurre la CO2 prodotta dal settore dei trasporti aerei entro il 2020;
  2. nuovi standard mondiali per la costruzione di motori che dovranno essere introdotti dal 2013;
  3. miglioramenti nell’ordine del 2% annuo dell’efficienza dei carburanti per gli aerei fino al 2050.

Sono state lasciate fuori dalle restrizioni le compagnie minori che producono emissioni inferiori all’1% sul totale generato dal settore a livello globale, permettendo così alle nazioni in questione di scegliere se redigere o meno un piano per il taglio delle emissioni.
A tal proposito Giovanni Bisignani, Direttore generale e Chief executive della IATA, International Air Transport Association, ha commentato: “I governi hanno preso una decisione storica. Per la prima volta abbiamo condiviso obiettivi globali ambiziosi per stabilizzare le emissioni. Nessun altro settore industriale ha un simile quadro concordato a livello planetario per la gestione del proprio impatto legato cambiamento climatico prendendo in considerazione sia le esigenze dei paesi sviluppati che di quelli in via di sviluppo”.
Appreso della firma dell’accordo anche i Commissari europei al trasporto e all’azione climatica, rispettivamente Siim Kallas e Connie Hedegaard, hanno accolto favorevolmente la decisione arrivata dopo dieci anni di sforzi.
Questo accordo è molto importante perché a livello globale i governi e l’industria dell’aviazione hanno per la prima volta concordato un tetto per i gas serra dal 2020” ha aggiunto la Kallas. “C‘è ancora molto lavoro da fare, ma questa è un’ottima notizia per il settore dell’aviazione, una buona notizia per l’ambiente, buona anche per un futuro più sostenibile”.


fonte: Rinnovabili.it